CIRCOLARI

“Diamociunamano”

Misura sperimentale per i beneficiari di sostegno al reddito


lunedì 27 aprile 2015

 

Caro Presidente,
è stato recentemente completato l’iter del decreto così detto “#diamociunamano”. 

La misura è stata introdotta in via sperimentale dall’articolo 12 del D.L. 90 del 24 giugno 2014, convertito, con modificazioni, dalla L. 114/2014, e disciplinato con il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 22 dicembre 2014 (informazioni sulla realizzazione dei progetti con gli enti locali) e la Circolare INAL 45 del 26 marzo 2015 (modalità operative di attivazione della copertura assicurativa) entrambi in allegato.

#diamociunamano è un progetto nato per volontà del Ministro Poletti per valorizzare il coinvolgimento attivo dei soggetti beneficiari di misure di sostegno al reddito (soggetti in difficoltà che la comunità sostiene economicamente), invitati a rendersi disponibili per attività di volontariato a fini di utilità sociale in favore della propria comunità di appartenenza.

Operativamente tale “scambio” avviene nell'ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni di terzo settore (ivi comprese le cooperative sociali) e da comuni o enti locali. 

Si sottolinea che per l’attivazione della misura presso Cooperative Sociali, i volontari dovranno essere soci ai sensi dell’art. 2 della legge 381/1991.

Trattandosi di attività di volontariato, è prevista per i soggetti che verranno coinvolti in tali iniziative la copertura assicurativa di 258,00 euro annui contro gli infortuni da parte dell’Inail e i relativi oneri saranno sostenuti da un apposito fondo istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di durata biennale, al quale si accede per il tramite del portale Internet dell’Inail fino ad esaurimento delle risorse stanziate (pari a 5 milioni di euro annui).

La richiesta di attivazione della copertura assicurativa deve essere inoltrata esclusivamente per via telematica almeno 10 giorni prima dell'inizio effettivo dell'attività da parte del volontario: in presenza dei requisiti previsti dal Decreto Ministeriale e verificata la capienza del Fondo per il 2015, l'Inail comunica tramite PEC ai soggetti promotori l'attivazione della copertura assicurativa per i volontari e per il numero di giornate indicati nella richiesta. La copertura assicurativa, pur in presenza dell'avvenuta comunicazione nei termini dell'inizio delle attività, opera esclusivamente dalla data in cui l'Inail ne comunica l'attivazione.

I soggetti percettori di misure di sostegno al reddito coinvolgibili in attività di volontariato e beneficiari della copertura assicurativa Inail sono coloro che percepiscono le seguenti prestazioni:

a. cassa integrazioni guadagni ordinaria e straordinaria anche in deroga alla vigente normativa;
b. integrazione salariale e contributo di cui all’art. 5, commi 5 e segg. del decreto legge n.148/1993 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 236/1993 a seguito di stipula di contratti di solidarietà;
c. indennità di mobilità anche in deroga alla vigente normativa, Aspi, mini Aspi e, a prtire dal 01/05/2015, NAspi;
d. prestazioni, legate alla cessazione del rapporto di lavoro o alla sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, anche a carico dei Fondi di Solidarietà di cui all’art. 3 della legge 92/2012;
e. altre prestazioni di natura assistenziale finalizzate a rimuovere e superare condizioni di bisogno e di difficoltà della persona, erogate a livello nazionale e locale, individuate come utili per accedere alla misura sperimentale, ai sensi di quanto previsto all’art. 4, comma 3, del citato decreto ministeriale 22 dicembre 2014.

I principali settori di intervento che possono rientrare nel progetto #diamociunamano ed impiegare attività volontarie sono i seguenti:

  •  accoglienza e inserimento sociale di soggetti svantaggiati e vulnerabili;
  • accompagnamento e assistenza sociale;
  • assistenza sanitaria e socio-sanitaria;
  • cultura, turismo e ricreazione;
  • educazione ed istruzione;
  • inclusione sociale e pari opportunità;
  • promozione della cittadinanza attiva e partecipata;
  • protezione civile;
  • protezione dell'ambiente;
  • sport;
  • sviluppo economico e coesione sociale;
  • tutela e protezione dei diritti e contrasto alle discriminazioni;
  • tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e cultura.

Infine, verifiche  fatte dai nostri consulenti,  comportano che per quanto attiene il D.Lgs. 81/01 l’attivazione dei progetti è subordinata  alla soddisfazione di almeno due obblighi:

1. Formazione: resta l'obbligo alla formazione alla sicurezza, quella generale se si tratta di persone in CIG dovrebbero averla ed è un credito, quella specifica invece è legata al lavoro che il volontario andrà a fare. In termini generali probabilmente avrà già fatto la formazione specifica ma in un settore diverso. Quindi  resta l'obbligo di fare le 4-8-12 ore richieste come formazione specifica, sulla base del livello di rischio del lavoro che svolgeranno. Sul chi lo deve fare, deve essere concordato nel progetto (ma i Comuni potrebbero chiedere che sia l'ente promotore a farsene carico).

2. Valutazione dei rischi. Bisogna vedere i DVR dell'ente promotore e del Comune. Se nel DVR del  Comune quelle attività sono già presenti e valutate,  si è a posto. Nel caso contrario la soluzione è quella di predisporre un DUVRI specifico sottoscritto sia dal soggetto promotore sia dal Comune.
I consulenti consigliano di evitare mansioni che richiedano la sorveglianza sanitaria (esempio la movimentazione manuale dei carichi) per non aggiungere un altro adempimento costoso.

Al fine di studiare e monitorare l’impatto del progetto sul territorio e sulle nostre cooperative e anche per porre rimedio ad eventuali criticità nell’applicazione dell’iniziativa, Vi chiediamo di essere informati dei progetti che verranno avviati.

La direzione di Confcooperative Insubria potrà esservi di supporto per ogni chiarimento e/o approfondimento del progetto. 

Cordiali saluti.
                                                                                                          Il Presidente di Federsolidarietà Insubria
                                                                                                                                 Aldo Montalbetti