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Capitani dell’Anno 2016, ecco milanesi e lombardi eccellenti

Capitani dell’Anno 2016, ecco milanesi e lombardi eccellenti

Premiati, accanto alle grandi realtà dell’imprenditoria milanese, i dipendenti della Patrolline che hanno salvato l’Azienda e i detenuti ‘stellati’ del progetto InGalera del carcere di Bollate.

venerdì 7 ottobre 2016


A Milano l’edizione 2016 premia, accanto alle grandi realtà dell’imprenditoria milanese, i dipendenti della Patrolline che hanno salvato l’Azienda e i detenuti ‘stellati’ del progetto InGalera del carcere di Bollate. Riconoscimenti anche per Sanità (Fondazione GIMBE) e Ricerca (San Raffaele Telethon per la Terapia Genica) 

MILANO - In prima fila, tra imprenditori navigati e start up ai primi vagiti, c’erano loro al gran completo, i ‘ragazzi’ di Albavilla in provincia di Como che, di colpo e dopo una vita da gregari, hanno salvato l’azienda, riportandola con successo sul mercato. Un manipolo di ardimentosi che, “spinti da rinnovata passione e infinito entusiasmo” si sono sentiti quasi in obbligo, anche come "dovere morale" nei confronti della clientela, di non disperdere il know how acquisito (producono da sempre sofisticati sistemi d’allarme) dando vita alla Patrolline Group Società Cooperativa. Un messaggio di ottimismo, il loro, che ben si è sposato con la filosofia di Capitani dell’Anno, una manifestazione nata 21 anni fa e capace di sottolineare l’importanza delle idee e del coraggio, con l’intento di mettere in luce le tante realtà imprenditoriali sane e dinamiche del nostro Paese. 

Il Premio, ideato e condotto dal giornalista ed editore Fabio Raffaelli, con il supporto di Consultinvest e la collaborazione di ADACI e Air Berlin, ha dato voce ,nella storica location di Palazzo Sormani, all’imprenditoria milanese conosciuta in tutto il mondo. 

Personaggi che non hanno bisogno di presentazioni come il conte Niccolò Branca, a capo di un impero all’insegna del famoso Fernet, ma anche intere famiglie come quella dei Panigada che da tre generazioni produce, a San Colombano (fra la bassa pavese e la piana lodigiana) un vino prezioso e apprezzato che porta il curioso nome di Banino

Protagonisti dell’edizione 2016, nella Sala del Grechetto, accanto a realtà consolidate come la Almax di Como (leader internazionale nell'ideazione e produzione di manichini, oggettistica e display) fondata dal Ragionier Saverio Catanese o L’Erbolario guidata da Franco Bergamaschi  (ogni giorno carichi profumati di cosmetici partono alla volta di 5500 erboristerie e farmacie italiane, ma anche di negozi dei 5 continenti) abbiamo trovato l’intraprendenza di Vittorio Andreis che ha portato la Fluid-o-Tech (sistemi per il trattamento dei fluidi) a diventare società globale con più di 200 dipendenti e lo sprint di Roberto Martone, al timone della ICR spa (Industrie Cosmetiche Riunite) scelta da molti stilisti italiani, da Renato Balestra a Nazareno Gabrielli, da Romeo Gigli a Nicola Trussardi e Gianni Versace. 

Grande imprenditoria e non solo: il Premio ‘Capitani dell’Anno’ ha voluto essere anche  una vetrina capace di valorizzare una parte importante del nostro patrimonio culturale. Tra i protagonisti di questa edizione milanese 2016 dei ‘Capitani’ uno dei principali interpreti della scena nazionale: Massimo Vitta Zelman da anni alla guida di Skira Editore spa.

Spazio, come in tutte le edizioni del Premio, al Sociale con il riconoscimento, meritatissimo, a Silvia Polleri, ideatrice e animatrice del progetto del Ristorante InGalera presso il Carcere di Bollate, nato per offrire ai carcerati, regolarmente assunti, la possibilità di riappropriarsi o apprendere la cultura del lavoro con un percorso di formazione professionale e responsabilizzazione.

Altro momento clou della mattinata la premiazione delle importanti realtà legate al mondo della Ricerca e del Volontariato. A cominciare dalla Fondazione GIMBE (creata venti anni fa per migliorare, tra l’altro, la qualità metodologica, l’etica, l’integrità, la rilevanza clinica e il valore sociale della ricerca sanitaria), passando per il professor Luigi Naldini (Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica), “capitano” di una squadra di ricercatori che ogni giorno lavorano assiduamente per trovare la cura di alcune malattie genetiche rare, che ha portato la ricerca scientifica italiana ad un livello di eccellenza internazionale con l’applicazione della terapia genica, fino ad arrivare a Raffaella Chionna, motore dell’Associazione Woeser – Chiara Luce che, da anni, porta aiuti concreti ai profughi tibetani in India, operando in loco, in accordo con il Governo tibetano in esilio, per la realizzazione di progetti di sviluppo.

“Ogni nostro evento – afferma Raffaelli – parla alla grande maggioranza degli imprenditori. Un premio al coraggio individuale prima ancora che ai bilanci, un pubblico ‘grazie’ a  tutti quegli imprenditori che ogni giorno rischiano del proprio, offrendo posti di lavoro e sviluppando innovazione tecnologica. Persone che lottano contro una crisi economica perdurante all’interno di un contesto di mercato sempre più competitivo. Naturalmente - conclude l’organizzatore - il Premio è anche un’occasione per guardarci in faccia e dirci cosa non va e come si può migliorare, oltre ad una grande esperienza diretta per i tanti giovani che ad ogni edizione dei ‘Capitani’ hanno affollato la sala”.

“Siamo orgogliosi – dichiara Maurizio Vitolo, amministratore delegato di Consultinvest – di sostenere questa iniziativa che, in ognuno dei sei eventi, dà spazio all’imprenditoria di alto profilo, sia che si tratti di industria, sia che si parli di cultura o di ricerca. Un’occasione preziosa per dare ampio spazio e visibilità a storie imprenditoriali, come la nostra, con un forte radicamento nel territorio e, al tempo stesso, con un dinamismo che permette di diffondere un’offerta di prodotti e servizi d’eccellenza”. 

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