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Le ragazze di Como al lavoro in fiera. E con tutto il mondo

Le ragazze di Como al lavoro in fiera. E con tutto il mondo

"La Provincia di Como " del 14 maggio 2015

giovedì 14 maggio 2015

Dopo le polemiche delle scorse settimane relative ai posti di lavoro vacanti per presunta "malavoglia" dei ragazzi italiani, una risposta indiretta, ma comunque efficace, arriva dalle centinaia di giovani che hanno scelto la formula del Servizio civile volontario per lavorare all'interno di Expo 2015.

Numerosi, infatti, i progetti incluso quello proposto da Confcooperative Insubria che, dopo un'accurata selezione, ha scelto quattro giovani donne.

Alice Cappelletti, Giulia Barcarini, Augustina Villalobos e Valeria Peverelli, questi i nomi delle volontarie che hanno preso servizio a Milano,  sono state scelte  da Confcooperative Como per essere della partita, un modo tutto nuovo di abbracciare il Servizio civile che, differentemente dal solito, non obbligherà le partecipanti a lavorare in biblioteca, a scuola o nell'assistenza sociale, bensì consentirà loro di lanciarsi nel mondo dei grandi.

"Ho partecipato alla cerimonia inaugurale - afferma Alice Cappelletti - e poi ho ufficialmente preso servizio il mercoledì successivo. Lavorerò dal mercoledì alla domenica, ogni giorno, dalle 11 alle 19. Si tratta di un orario abbastanza stancante, visto che arrivando da Como si spendono almeno un paio d'ore di viaggio. Ma sono soddisfatta."

Dopo un diploma al Setificio e un biennio di formazione in Cinema e regia Alice ha deciso di passare sei mesi in Inghilterra come ragazza alla pari. Pochi giorni fà, a 23 anni, l'insediamento nel team di volontari e l'inizio dell'avventura a Expo. L'assegno à di circa 400 euro al mese.

"Lavoro all'interno del Cluster Spezie e mi occupo di dare informazioni. Per farlo utilizzo l'italiano, la lingua inglese e, quando serve, un pò di spagnolo. So che la paga non è granché, ma ritengo questa esperienza importante non solo per il curriculum, ma soprattutto in termini di vita vissuta a contatto con tanti differenti mentalitàe culture."