NOTIZIE

Costituita Alleanza Delle Cooperative Italiane Lombardia Welfare

Costituita Alleanza Delle Cooperative Italiane Lombardia Welfare

Massimo Minelli il primo Presidente

giovedì 12 febbraio 2015

11 Febbraio 2015 - E’ stata formalmente costituita Alleanza Delle Cooperative Italiane Lombardia Welfare, il coordinamento sui temi e le problematiche delle cooperative sociali, sanitarie e delle mutue di Alleanza delle cooperative Italiane Lombardia, di cui fanno parte le cooperative dei settori sociale e sanitario di AGCI, Confcooperative e Legacoop della Lombardia.

La costituzione è avvenuta durante la riunione congiunta degli organismi delle federazioni e organizzazioni di settore, AGCI Sociali Lombardia, Legacoopsociali Lombardia, FederazioneSanità Lombardia e Federsolidarietà Lombardia.

A guidare come primo presidente di Alleanza delle cooperative Italiane Lombardia Welfare è stato chiamato il Presidente di Federsolidarietà Confcooperative Lombardia Massimo Minelli.
 
Minelli ha sottolineato come  "con la costituzione di ACI Lombardia  Welfare abbiamo compiuto un passo importante verso il traguardo di una unica associazione della cooperazione. Ora le cooperative sociali e sanitarie di Confcooperative, Legacoop e AGCI, che sono oltre 1500 delle 1700 iscritte agli albi regionali, potranno contare su una rappresentanza comune verso le istituzioni pubbliche e private. 

Si tratta di un'operazione che non vuole limitarsi solo ad una sommatoria di numeri, pur importanti, basta pensare agli oltre 60.000 posti di lavoro garantiti e ad un volume d’affari annuo superiore ai 3 miliardi di euro,   ma vuole essere un contributo per avere un Paese più efficiente a partire dalla semplificazione delle rappresentanze, che ora noi attuiamo in comune accordo. 

Un risultato non indifferente in un momento delicato quale quello attuale dove in Regione si sta discutendo il nuovo PdL sul riordino della sanità, le regole del sistema socio-sanitario, le attuazioni delle risorse europee. 

Con questo nuovo assetto ci sentiamo più preparati ad offrire alle nostre socie strumenti adeguati ad affrontare le sfide culturali, economiche e politiche a cui siamo chiamati a rispondere. 

Ora il primo obiettivo sarà quello di lavorare con le nostri basi sociali affinché il processo sia subito partecipato dal basso, ascoltando proposte e suggerimenti e chiedendo a tutti di contribuire alla stesura di un programma comune e condiviso".