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False cooperative: Confcooperative, legalità al primo posto

False cooperative: Confcooperative, legalità al primo posto

Gli interventi dei Presidenti Gardini e Ottolini

martedì 7 aprile 2015

Il mondo cooperativo rappresenta sempre più un realtà cruciale nel panorama economico italiano registrando, nonostante la perdurante profonda crisi di alcuni comparti, complessivi trend positivi per fatturato e crescita occupazionale. Questo dato positivo contrasta con un fenomeno che sempre più rischia di mettere a repentaglio la buona cooperazione, fatta di imprese che lavorano nella legalità e nel rispetto delle regole, contro società illegali che operano invece nel sommerso, al di fuori dei contratti nazionali, senza vincoli e tutele per i lavoratori. Sono le cosiddette “cooperative fantasma”, che agiscono al buio, al di fuori di qualunque vincolo legale, eludendo il fisco e incassando milioni.

Un fenomeno che costringe anche le cooperative aderenti a Confcooperative a dover fare i conti, oltre che con la crisi, anche con la concorrenza sleale. Si tratta di realtà che in media rimangono in vita un anno, due al massimo, per poi sparire o cambiare nome, senza subire alcun tipo di accertamento. Un danno economico e d’immagine denunciato ancora una volta da Maurizio Gardini Presidente di Confcooperative in un’intervista al TG5:  .

Anche Maurizio Ottolini, Presidente di Confcooperative Lombardia, insiste sulla linea già tracciata dal Presidente Gardini: “Confcooperative sta dalla parte della legalità e soprattutto in un momento in cui il Paese sta affrontando enormi sacrifici non dobbiamo dimenticare che le cooperative, nondimeno rispetto ad altre realtà, si sono dimostrate cruciali per lo sviluppo del territorio. Per questo il fenomeno del dumping contrattuale e dello sfruttamento del lavoro sono per noi inaccettabili perché creano danni enormi all’economia del Paese oltre che alle persone coinvolte, su questo chiediamo la massima attenzione e condivisione da parte delle istituzioni, a tutti i livelli”.